eleonora succi

Eleonora Succi e il suo Instagram Gentile

Torna il mio appuntamento con “Connessioni Digitali” la rubrica mensile dove ospito professionisti digitali con cui condivido valori e approccio gentile.

Oggi ho il piacere di ospitare Eleonora Succi, una Social & Content Strategist specializzata sulla crescita su Instagram.

Ho conosciuto Eleonora su Instagram e la seguo da diverso tempo. Quello che mi ha colpito subito di lei è il suo approccio gentile e concreto. I suoi post sono fonte di ispirazione e sembrano scritti dall’amica che capisce come stai, che ti sa leggere dentro.
Quello che traspare su Instagram oltre la professionalità è la forte empatia e credo che questo sia l’ingrediente segreto di Eleonora, che oltre ad avere un profilo molto seguito ha anche una community affezionata che condivide i suoi stessi valori.


Se volete capire meglio Instagram e trasformarlo in qualcosa di professionale vi invito a seguire Eleonora, non ve ne pentirete!

Lascio la parola a Eleonora per conoscerla meglio!

Ciao, Eleonora raccontami qualcosa su di te!

Ciao Serena! Da dove partire??? Sono Eleonora e sono una mamma, una moglie e sono da sempre appassionata di comunicazione. Fin da piccola dicevo che volevo fare la scrittrice e la psicologa perché ho sempre amato scrivere e allo stesso tempo tutto quello che mi permetteva di conoscere a fondo le persone. Oggi credo di aver trovato il modo di unire queste due passioni: quello che faccio è aiutare professioniste che hanno avuto il coraggio di credere nelle loro passioni e nei loro sogni, a tirare fuori tutto quello che hanno dentro per comunicarsi e arrivare, con autenticità e gentilezza, al cuore delle loro persone.

Sei una Social & Content Strategist Gentile. Raccontami un po’ di più del tuo percorso lavorativo.

Il mio percorso lavorativo non è stato per niente lineare ma guardandolo a posteriori e andando ad unire tutti i puntini, ne viene fuori un bel disegno! Fin dai primi anni di superiori sapevo che avrei voluto fare Scienze della comunicazione ma non avevo per niente chiaro cosa avrei voluto fare dopo. Allora non esisteva ancora il web marketing così una volta laureata ho un po’ lasciato da parte la comunicazione per lavorare in un negozio di abbigliamento dove ero stata assunta qualche mese prima di laurearmi. L’abbigliamento mi è sempre piaciuto e stare in mezzo alla gente e relazionarmi con le persone ancora di più così, con un contratto a tempo indeterminato da una parte e la totale incertezza dall’altra, ho deciso di rimanere lì.
Dopo qualche anno, ricordo ancora il giorno, un amico che lavorava come programmatore e che era capitato in negozio, mi disse “Ma perché non ti rimetti a studiare? Ora ci sono un sacco di corsi di web marketing e secondo me potrebbe piacerti!”
Così mi ributtai sui libri, a fare corsi di web marketing, email marketing, social media marketing e chi più ne ha più ne metta… e man mano a sperimentare quello che studiavo. Quando nel 2014 nacque Gioia, la mia bimba più grande, non ebbi dubbi: stare lontana da lei per fare qualcosa che non mi appassionava più era qualcosa che non riuscivo neanche a concepire così mi licenziai e feci un annetto di tirocinio in un’agenzia di comunicazione di Forlì, la mia città, gestendo i social dei loro clienti.
Finito il tirocinio mi dissero che non potevano farmi un contratto ma che, se avessi aperto la p.iva, potevano passarmi i lavori che arrivavano dai loro clienti. Complici loro, complice un’altra proposta di un grosso ecommerce che aveva bisogno di me, ma sempre a p.iva, nel 2016 decisi, di credere nei miei sogni e diventare libera professionista… o quasi! Nei primi anni il lavoro per l’ecommerce mi assorbiva talmente tanto che a lungo fui praticamente una p.iva con un solo cliente: oltre a seguire parte della comunicazione ero responsabile del servizio clienti. Un lavoro che mi permise di sperimentare la relazione con le persone in una nuova modalità e con nuove regole: dietro uno schermo.
Ma la mia passione erano i social e in particolare Instagram: e nel 2020 decisi di iniziare a parlarne, proprio su Instagram. Da lì la mia pagina, le mie competenze e forse più di tutte, le mie consapevolezze su chi volevo diventare, sono divenute sempre più limpide e chiare: il mio obiettivo non era arrivare alle grandi aziende (che già sono grandi!) ma alle piccole professioniste, prendendole per mano e aiutandole a crescere e a costruire, giorno dopo giorno e a modo loro, il loro ponte tra loro e le persone: la loro comunicazione.

Come mai hai deciso di dedicarti in particolare a Instagram?

Per quello che era fino a qualche anno fa ovvero il social delle foto e delle didascalie sotto alle foto. Ho sempre amato fare foto e l’idea di connettere, magari metaforicamente, la foto con il testo in didascalia, è qualcosa che ho sempre adorato! In più per le persone che a poco a poco ho capito di voler aiutare (ovvero libere professioniste che, a loro volta e con le loro competenze, aiutano altre persone) è il posto perfetto per creare una community!

Cosa ami di più del tuo lavoro?

Sicuramente il rapporto con le persone, l’aiutarle a scavare dentro se stesse per tirare fuori e comunicare le loro unicità e i punti di contatto che hanno in comune con le persone a cui vogliono.

Quali sono i progetti per cui ami lavorare?

Sempre loro, le “mie” libere professioniste o aspiranti tali… specialmente quelle che hanno davvero a cuore gli altri!

Il mio percorso Instagram a modo tuo è cucito tutto su di loro e su quelle che con il tempo ho capito essere le loro esigenze anche se poi, a seconda della persona che ho davanti, molto viene personalizzato.

Cosa pensi della SEO su Instagram?

Credi che possa essere strategico usarla? La SEO su Instagram è sicuramente utilissima e ci consente, utilizzando le giuste parole chiave, di farci categorizzare da Instagram e quindi di farci mostrare alle persone giuste, quelle che hanno proprio bisogno di qualcunə come noi. Va da sé che prima di lavorare sulla SEO è necessario lavorare su di noi per consapevolizzare cosa vogliamo tirare fuori e capire nel profondo le persone a cui vogliamo arrivare.

Quali sono i tuoi consigli per chi vuole “vendere” su Instagram i propri servizi nel 2024?

Il mio consiglio è lavorare tantissimo su queste consapevolezze per porre basi solide per la propria comunicazione e solo successivamente studiarsi e sfruttare bene, ma sempre a proprio modo, tutti i formati che Instagram ci mette a disposizione. Se capiamo bene come strutturare i formati affinché piacciano alle nostre persone e soprattutto cosa piace, cosa interessa e cosa è utile a queste persone,, comunicare diventa qualcosa di estremamente intuitivo, leggero e divertente. Qualcosa che da energia anziché toglierla… e quando metti energia ed entusiasmo nei tuoi contenuti alle persone arriva… e quindi anche a Instagram che, al di là dei cambiamenti dell’algoritmo, da alle persone quello che vogliono.

Ringrazio di cuore Eleonora Succi per il suo contributo in questa rubrica! Chi sarà il prossimo?

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